Animali notturni





SCHEDA TECNICA__________________

regia
Tom Ford
soggetto
dal romanzo "Tony & Susan", 1993 di Austin Wright
sceneggiatura
Tom Ford
fotografia
Seamus McGarvey
montaggio
Joan Sobel 
scenografia
Shane Valentino
musica 
Abel Korzeniowski
costumi
Arianne Philips
suono
Scott Harber
Lori Dovi
effetti speciali
Eric Frazier
Robert Bell
Mark Harris
Casey Schatz
casting
Francine Maisler
interpreti
Amy Adams... Susan Morrow
Jake Gyllenhall... Tony Hastings / Edward Sheffield
Michael Shannon... Bobby Andes
Aaron Taylor-Johnson... Ray MarcusIsla Fisher... Laura HastingArmie Hammer... Hutton MarrowEllie Bamber... India Hasting
Laura Linney... Anne Sutton (la madre di Susan) Karl Glusman... Lou (un aggressore)Robert Aramayo... Turk (un aggressore)Andrea Riseborough... Alessia (amica di Susan)
Michael Sheen... Carlos (marito gay di Alessia)India Salvor Menuez... Samantha Morrow
Imogen Waterhouse... Chloe
Zawe Ashton... Alex
Graham Beckel... Graves
Neil Jackson... Christopher
Jena Malone... Sage Ross
Kristin Bauer van Straten... Samantha Van Helsing
Franco Vega... poliziotto autista 
Sydney Schafer... hostess
Michele Dunn... (danzatrice della video installazione)
Lori Jean Wilson... (danzatrice della video installazione)
Peggy Fields Richardson... (danzatrice della video installazione)
Piper Major... (danzatrice della video installazione)
(…)
produttore
Tom Ford
Robert Salerno
Diane L. Sabatini (co-produttore)
Alexandra Nourafchan (produttore associato)
produzione
Fade To Blake
Focus Fuatures
distribuzione internazionale
Filmnation
distribuzione italiana
Universal Pictures Italy








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PRESSBOOK_________________________

Nocturnal Animals è un racconto che esorta a confrontarsi con le scelte che facciamo nel corso della vita e sulle conseguenze delle nostre decisioni. In una cultura sempre più "usa e getta", dove tutto, incluse le relazioni, può essere facilmente buttato via, questa storia parla di lealtà, dedizione e amore. È una storia sul senso di isolamento che tutti proviamo, e sull'importanza di dare valore ai rapporti personali che ci sostengono nella vita. (Tom Ford)


NOTE DI TOM FORD
«Scrivere è una delle parti che amo di più nel fare un film. Nella fase di scrittura il processo è interamente individuale, e dato che il film in quel momento esiste solo nella mia mente è nella sua forma più perfetta. Quando scrivo comincio raccogliendo immagini che hanno punti di contatto con i personaggi e i loro mondi. Cerco immagini di interni, luoghi, ambienti, persone vere che abitano i diversi mondi dei personaggi che sto creando. Poi comincio a scrivere e spesso inserisco davvero nella sceneggiatura i dettagli in cui mi sono imbattuto durante la mia ricerca fotografica. I mondi in cui vivono i nostri personaggi in ||Animali notturni|| sono due mondi che conosco molto bene.
Essendo cresciuto in Texas e in New Mexico, la parte della storia che si svolge nel Texas occidentale è stata facile da scrivere per me, e il mondo in qualche modo rarefatto in cui vive Susan a Los Angeles mi è fin troppo familiare anche quello.
Visualizzo ogni suono e ogni immagine e spesso scrivo in uno stile quasi inquadratura-per-
inquadratura. Di solito, quando si arriva alle riprese, ho già bene in testa la maggior parte dei dettagli che voglio immortalare. In ogni caso, la bellezza di lavorare con una squadra forte e con attori bravi è che molto spesso durante le riprese succedono spontaneamente delle cose che non avrei potuto immaginare e che rendono il prodotto finale più ricco e sfaccettato. Quando si gira è importante mantenere una mente aperta e cercare di guardare le cose con un occhio puro, dato che spesso saranno diverse da come le avevo immaginate stando seduto alla scrivania a scrivere. Molto spesso la sorpresa del momento e della recitazione aggiungono al film complessità e profondità».

Adattando il romanzo “Tony & Susan” nella sceneggiatura per Animali notturni, le scene e lo stile di vita contemporanea lo hanno spinto a visualizzare degli estremi che mostrassero quanto il personaggio principale di Susan Morrow fosse davvero isolato e perso.
«Lo stile per me non è l’obiettivo ultimo quando faccio un film. Lo stile senza sostanza è vuoto e vacuo. Presto grande attenzione allo stile in relazione ai personaggi e alla storia. Le scenografie e i costumi non danno solo informazioni al pubblico, aiutano anche gli attori a entrare pienamente dentro il loro ruolo. Per me è importante che il tono generale sia coerente; il modo in cui le immagini vengono immortalate dal punto di vista stilistico deve funzionare insieme alla musica e al suono e creare un mondo coeso. Sono dell’idea che una scena dica mille parole e che il cinema sia davvero un mezzo visivo. Penso che un film debba essere il più silenzioso possibile e che le parole e il linguaggio debbano essere usati solo quando sono necessari a far procedere la narrazione.
Detto questo, mi è stato riferito che scrivo delle scene molto lunghe. E’ una cosa di cui non mi sono mai reso conto ma che penso venga dal mio desiderio di sviluppare dei legami tra i personaggi. Nella vita non c’è niente che io ami di più di una bella conversazione, per questo ho il sospetto che, senza pensarci, io tenda a creare scene con un dialogo molto fitto inframezzate a scene dove il pubblico guarda semplicemente qualcuno fare qualcosa di rilevante senza parlare».  

L’adattamento del romanzo ha richiesto un bel po’ di tempo e, alla fine, la sceneggiatura diverge dal libro. 
«Il romanzo “Tony & Susan” è scritto molto bene. E’ una bellisima storia. Ho trovato l’idea di un’allegoria morale raccontata attraverso una finzione – il libro nel libro – fresca e originale.
Mi è piaciuto molto dal primo istante e ho subito pensato che sarebbe diventato un bel film; ma non era il libro più facile da adattare e mi ci è voluto un bel po’ di tempo per decidere come affrontarlo. Un libro e un film sono due cose estremamente differenti e, spesso, un’interpretazione letterale di un libro non funziona sullo schermo. Per me è importante prendere i temi che mi interessano di un libro e poi ingigantirli ed esplorarli sullo schermo. In questo senso Animali notturni è fedele al libro, anche se alcuni elementi della storia sono originali e l’ambientazione è, in realtà, totalmente diversa da quella del romanzo.
“Tony & Susan” è in gran parte un monologo interiore che si svolge nella mente di Susan. Ho dovuto creare delle scene della sua vita che comunicassero i sentimenti che lei esprime nel libro attraverso questo monologo, e l’ho fatto visivamente, per far capire cosa stava provando senza ricorrere alla voce fuori campo per tutta la durata del film. Inoltre, il tema fondamentale del romanzo di Edward è leggermente vago nel libro; per questo ho pensato che, per essere chiaro sullo schermo, dovesse essere esagerato, ingigantito.
Per un’esigenza di natura pratica, ho cambiato l’ambientazione del libro, in parte perché il romanzo è stato scritto all’inizio degli anni ’90, cioè prima della diffusione dell’uso dei telefoni cellulari. Il metodo usato nel crimine centrale nel libro, non avrebbe potuto funzionare nel mondo di oggi caratterizzato dall’uso dei cellulari e della comunicazione online se io non avessi spostato la storia in un luogo remoto in cui poteva non esserci campo. Ho scelto di ambientare la storia nel Texas occidentale – la storia originale si svolge nel Nord-est – perché lì ci sono ancora luoghi in cui si può credere non ci sia campo o servizio di rete mobile. E’ anche una parte del mondo che conosco bene, e io sottoscrivo il detto: scrivi di ciò che conosci.“Nel libro Tony & Susan, il personaggio di Edward Sheffield dice che ‘nessuno scrive mai di nient’altro che di se stesso’ e io, che ci credo completamente, ho scelto di tenere quest’affermazione nel film. Noi tutti vediamo le cose attraverso il filtro del nostro essere. Il romanzo di finzione di Edward Animali notturni è letteralmente fatto di dettagli ed emozioni del suo passato con Susan. La maggior parte me li sono inventati io, per sottolineare il fatto che Edward aveva scritto una storia personale che era chiaramente la sua vita con Susan e che era anche una spiegazione per lei del male che gli aveva fatto. Per esempio, in uno dei flashback vediamo Susan che legge annoiata uno dei racconti di Edward e lui che ne è devastato. In quella scena lei è sdraiata su un divano rosso. Questo rimane nitidamente stampato nella mente di Edward e, quando lui sceglie di uccidere il personaggio che rappresenta Susan nel romanzo, mette il suo corpo su un divano di velluto rosso. L’assassino nel romanzo guida una Pontiac GTO verde degli anni ’70 e questa stessa automobile appare in una scena del flashback in cui Susan lascia Edward. Dettagli della loro vita insieme sono sparpagliati in tutto il romanzo fittizio di Edward e si sono chiaramente impressi nella sua coscienza. Allo stesso modo, molte cose della mia vita si sono fatte strada nella sceneggiatura per il film.
Uno dei temi del film che mi tocca personalmente è l’esplorazione della mascolinità nella nostra cultura. Né Tony né Edward (i/il nostro eroe/i) posseggono i tipici tratti virili che la nostra cultura spesso si aspetta, ma alla fine trionfano entrambi. Da ragazzino io ero tutt’altro che un ‘maschio’, nel senso classico del termine, ed essendo cresciuto in Texas venivo spesso preso in giro e ne soffrivo molto. Provo empatia per i personaggi di Tony e Edward e la loro perseveranza mi è molto familiare».  

In Animali notturni, per interpretare i tre personaggi principali ha deciso di scegliere due attori che avevano entrambi stabilito un buon rapporto con il pubblico cinematografico oltre che mostrato una provata capacità attoriale in grado di accedere a un ampio spettro di emozioni.
«Attratto dalla candidata all’Oscar Amy Adams; per la sua spettacolare capacità di telegrafare le emozioni senza bisogno di dialogo, solo con il suo viso e con i suoi occhi profondi ed espressivi. Amy è davvero una grande attrice. Nei suoi occhi c’è qualcosa di puro, sincero. Volevo che si entrasse in sintonia con il personaggio di Susan. Sarebbe stato molto facile odiare Susan perché, come dice lei stessa nel film, “ha tutto” ma è comunque infelice. Nella vita ha scelto un percorso che è opposto alla sua vera natura. In un certo senso è vittima della sua educazione e di quello che spesso, nella nostra cultura, ci si aspetta dalle donne.
Il personaggio di Susan legge e reagisce in silenzio a quello che ha letto per gran parte del film. E’ qui che si vede l’incredibile abilità di Amy come attrice. Lei è vera e sincera nella sua interpretazione ed è stata capace di entrare nel dolore di Susan in un modo che ci permette di empatizzare con il personaggio, invece di odiarlo. Il suo ritratto di Susan è delicato e sfaccettato, anche se questo è forse il ruolo più difficile del film perché l’attrice non può contare su grandi gesti né sulle parole per trasmettere il dolore che il personaggio prova.
Come evidenziato nei suoi ritratti in film come The Master e American Hustle - L'apparenza inganna, la facilità della Adams di spingere i suoi personaggi verso sfumature di grigio conservando comunque l’immedesimazione del pubblico significava che “il personaggio di Susan poteva possedere sentimenti stratificati e complessi apparendo invece all’esterno calma e composta.»  

Il cineasta era ugualmente sicuro che Gyllenhaal fosse capace di non risparmiarsi nelle scene strazianti della storia-nella-storia. 
«Ho pensato a lui per la parte di Edward/Tony perché ammiro il fatto che Jake, nelle sue interpretazioni, si faccia carico dei rischi. Questo era un ruolo tosto e molto difficile dal punto di vista emotivo. Ho pensato che Jake avrebbe fatto un lavoro brillante e non sono certamente rimasto deluso».

I ruoli secondari fondamentali del Tenente Bobby Andes e di Ray Marcus, che sembrerebbero
rappresentare gli estremi opposti della legge, sono stati interpretati rispettivamente da Michael Shannon e dall’attore inglese Aaron Taylor-Johnson. Entrambi gli attori sono stati
scelti da Ford per la loro versatilità, una dote che ha permesso a ognuno di loro di scomparire in personaggi di diverse epoche e nazionalità – e di farlo così bene che molti spettatori potrebbero non riuscire a ricordare dove li hanno visti prima.
«Per arrivare all’essenza di questi uomini; i personaggi potevano pure esistere solo nel manoscritto che sta leggendo Susan, ma le interpretazioni dovevano catturare la sua immaginazione e inchiodare l’attenzione del pubblico».

A completare il cast c’è un gruppo di attori molto bravi. Anche se alcuni sono stati sul set solo per uno o due giorni, Ford ha apprezzato l’opportunità di lavorare con loro per rendere i loro cameo dei veri e propri ritratti. 
«Sono stato veramente fortunato ad avere un gruppo di attori secondari così forte. Credo che Armie Hammer abbia fatto un ottimo lavoro e abbia centrato in pieno il personaggio di Hutton Morrow. Sia Andrea Riseborough che Michael Sheen hanno interpretato la coppia molto moderna di Alessia e Carlos esattamente come l’avevo immaginata quando scrivevo la sceneggiatura. In delle scene relativamente brevi, riescono a comunicarci esattamente chi sono queste persone e a creare un’intimità con il personaggio di Amy, Susan, che è stata fondamentale per aiutarci a capire il contesto del mondo di Susan e la sua vita personale.
L’interpretazione di Laura Linney è stata brillante, secondo me, e guardare Amy e Laura recitare la scena in cui sono insieme al ristorante è stato incredibile. Isla Fisher ci ha regalato un’interpretazione straordinariamente drammatica che, credo, sorprenderà il pubblico visto che siamo più abituati a vederla in ruoli comici, anche se come attrice drammatica è davvero molto brava. Il ritratto di Lou di Karl Glusman è sfaccettato e raccapricciante. Il carattere e la personalità di Glusman non potrebbero essere più lontani dal ruolo, e questo per me è spesso la dimostrazione che si è dei bravi attori. Ellie Bamber non è solo giovane e bella, è anche una brava attrice che si sta facendo, e ha interpretato India con un senso di realtà che ho trovato potente. La sua innocenza rende il crimine ancora più viscerale. 
Anche Rob Aramayo è un giovane attore che, penso abbia interpretato molto bene il ruolo di Turk».

Visto che la sua sceneggiatura aveva posizionato i personaggi in ambienti molto specifici sia legati che non alle loro lotte private, trovare i luoghi giusti era fondamentale. I milieu dovevano potenziare, e talvolta anche commentare, le scelte di vita dei personaggi. Le sequenze in Texas sono state girate a Mojave e dintorni, in California. Le location di Los Angeles includono Bel Air, Holmby Hills, Malibu, Pasadena e Beverly Hills; le scene intense e toccanti del passato di Susan e Edward sulle strade di una New York invernale sono state ricreate in maniera credibile, e sorprendente, su Wilshire Boulevard.
Nelle sequenze della scena artistica contemporanea a Los Angeles, gli interni definiscono la maggior parte del mondo di Susan. Per svilupparli, Ford ha lavorato con lo scenografo Shane Valentino.
Valentino, che ha creato spazi divergenti e opposti di vita e/o lavoro in Beginners e Straight Outta Compton, è stato scelto da Ford per questo e altri lavori perché i due hanno punti di riferimento culturali e visivi molto simili. 

«Il modo in cui io e Shane siamo entrati in contatto è piuttosto buffo, credo. Avevo un elenco di scenografi di diverse agenzie e lo stavo scorrendo guardando le loro pagine web online. Ad un certo punto mi sono imbattuto in una pagina che esibiva molte delle mie immagini pubblicitarie e addirittura una foto che avevo scattato io stesso. Ho notato che il carattere tipografico usato in quella pagina era quasi identico al carattere che uso io nella mia pubblicità per il marchio TOM FORD e ho pensato immediatamente, ‘Chi è questo tizio? Devo conoscerlo.’ Ho preso il telefono e chiamato Shane, e abbiamo fissato un appuntamento nel mio ufficio a L.A. Siamo immediatamente entrati in sintonia e abbiamo parlato quasi stenografando perché condividevamo letteralmente tutti i punti di riferimento. Mi è sembrato un vecchio amico e non riuscivo a credere che le nostre strade non si fossero incrociate prima nella vita. Sul film ha fatto un lavoro straordinario e io non vedo l’ora di lavorare di nuovo con lui».

CONFERENZA STAMPA_________________

Conferenza stampa del film NOCTURNAL ANIMALS del 02 09 2016  
Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica - Venezia 2016

Presenti: Tom Ford (regista), Amy Adams (attrice), Jake Gyllenhaal (attore), Aaron Taylor-Johnson (attore) Moderatore: Giulia DAgnolo Vallan


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